Nuova sede per Un Gancio al Parkinson”

Nuova sede per Un Gancio al Parkinson" a Firenze

L’associazione “Un Gancio al Parkinson” ha aperto a Firenze, dopo quella storica di via Scipione Ammirato, una nuova sede in via Lunga 126 all’Isolotto, per far fronte alle crescenti richieste di questa terapia.

La boxe come terapia contro il Parkinson sta dimostrando di essere efficace e i pazienti stanno aumentando.

I pazienti colpiti dal morbo di Parkinson seguono un programma specifico basato sul pugilato senza contatto per migliorare le proprie capacità fisiche e mentali.

Questa terapia non solo aiuta i pazienti a migliorare la propria salute ma anche a sentirsi parte di una comunità che affronta la stessa patologia.

Attualmente, ci sono circa cento pazienti che frequentano gli incontri.

Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione, ha espresso la sua gratitudine al Gruppo sportivo Unità Spinale Firenze per averli accolti con grande disponibilità presso il loro impianto.
Bertoni ha sottolineato che l’associazione sta ricevendo ogni giorno nuove richieste e che grazie ai nuovi spazi offerti, possono finalmente avere un po’ di respiro.
Grazie alla boxe come terapia contro il Parkinson, l’associazione sta intraprendendo un percorso virtuoso per frenare gli effetti della patologia e diventando un punto di riferimento per altre realtà in Italia.

Articolo di Nove da Firenze

Articolo di InToscana

Articolo di Corriere.it

Articolo La Nazione

 

Corriere.it: «Noi come Cassius Clay: sfidiamo il Parkinson con la boxe»

Un Gancio al Parkinson - Abbiamo scelto l’allenamento di Boxe come attività fisica per migliorare la qualità di vita dei pazienti con Parkinson.

A Firenze nella palestra del centro Training Lab i malati fanno esercizi che coniugano la fisicità alla psicologia. Il risultato? La malattia rallenta.

«Prima non guardavo neppure gli incontri di pugilato alla tv, adesso pratico boxe due volte a settimana». Marco ha il Parkinson da 15 anni ma adesso ha una nuova speranza. La speranza passa attraverso il ring, anzi non proprio un ring, ma una palestra a Firenze dove si allena con guantoni, sacchi e cazzotti. Gli allenamenti del pugilato per contrastare i sintomi del Parkinson. È la strategia innovativa messa in campo dall’associazione «Un gancio al Parkinson» per limitare i danni di una malattia degenerativa. Un morbo che irrigidisce progressivamente i muscoli, rendendo difficili i movimenti e la parola e che, in questi anni, ha colpito anche personaggi famosi come Papa Giovanni Paolo II e l’ex campione dei pesi massimi, Muhammed Alì.

Ma proprio dal mondo del pugilato arriva oggi un prezioso aiuto, utile per rallentare il corso della malattia. «La boxe – afferma il dottor Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione e direttore del centro Training Lab – oltre a essere uno degli sport più antichi al mondo, è anche uno dei più completi perché sviluppa coordinazione dei movimenti, equilibrio, riflessi ed elasticità dei muscoli. Allenare queste qualità, che si perdono in occasione di patologie neurodegenerative, come appunto il Parkinson, migliora sensibilmente la qualità di vita dei pazienti, anche in fase avanzata della malattia».

Articolo completo: https://www.corriere.it/buone-notizie/20_ottobre_22/noi-come-cassius-clay-sfidiamo-parkinson-la-boxe-4c441892-1450-11eb-945d-f4469a203703.shtml