Nuova sede per Un Gancio al Parkinson”

Nuova sede per Un Gancio al Parkinson" a Firenze

L’associazione “Un Gancio al Parkinson” ha aperto a Firenze, dopo quella storica di via Scipione Ammirato, una nuova sede in via Lunga 126 all’Isolotto, per far fronte alle crescenti richieste di questa terapia.

La boxe come terapia contro il Parkinson sta dimostrando di essere efficace e i pazienti stanno aumentando.

I pazienti colpiti dal morbo di Parkinson seguono un programma specifico basato sul pugilato senza contatto per migliorare le proprie capacità fisiche e mentali.

Questa terapia non solo aiuta i pazienti a migliorare la propria salute ma anche a sentirsi parte di una comunità che affronta la stessa patologia.

Attualmente, ci sono circa cento pazienti che frequentano gli incontri.

Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione, ha espresso la sua gratitudine al Gruppo sportivo Unità Spinale Firenze per averli accolti con grande disponibilità presso il loro impianto.
Bertoni ha sottolineato che l’associazione sta ricevendo ogni giorno nuove richieste e che grazie ai nuovi spazi offerti, possono finalmente avere un po’ di respiro.
Grazie alla boxe come terapia contro il Parkinson, l’associazione sta intraprendendo un percorso virtuoso per frenare gli effetti della patologia e diventando un punto di riferimento per altre realtà in Italia.

Articolo di Nove da Firenze

Articolo di InToscana

Articolo di Corriere.it

Articolo La Nazione

 

Ringraziamo La Nazione!

Ringraziamo La Nazione! - Un Gancio al Parkinson

A quattro anni dalla sua nascita, l’associazione “Un Gancio al Parkinson” ha fatto passi da gigante: sta trattando più di 100 pazienti di età tra i 45 e gli 80 anni con il pugilato. A introdurre in Italia questo sport come terapia per il Parkinson è stato Maurizio Bertoni, medico ortopedico. I risultati sono tali che ora l’associazione fiorentina è chiamata in tutta Italia per formare nuovi istruttori e fisioterapisti specializzati nella boxe per il Parkinson.

  • Dottor Bertoni, dove ha scoperto che il pugilato fa bene?
  • “A New York: in America è molto praticato come terapia riabilitativa. Abbiamo iniziato ospiti della palestra Training Lab Firenze in via Scipione Ammirato. È un successo tale che vengono anche da fuori Firenze e avremmo bisogno di più spazio”.

Leggi l’articolo completo su La Nazione

Siamo sul Corriere della Sera!

Siamo sul Corriere della Sera! - Un Gancio al Parkinson - Firenze

Ringraziamo Buone Notizie del Corriere della Sera che ha dedicato ampio spazio ad “Arte, danza e anche boxe. Ecco le nuove «armi» per combattere il Parkinson”.

Ecco l’estratto dell’articolo:

“Antesignani della «nobile arte» utilizzata come terapia in questo campo erano stati già diversi anni fa i gestori di una palestra di New York, a cui dal 2018 si è ispirata l’associazione fiorentina Un gancio al Parkinson presieduta dall’ortopedico Maurizio Bertoni che per prima in Italia ha avviato questa esperienza. I miglioramenti nei pazienti sono stati rilevati dopo pochi mesi, non solo in termini fisici ma anche dal punto di vista dell’umore e dell’autostima.”

Qui trovate l’articolo completo.

La Nazione: Galà di beneficenza per Un Gancio al Parkinson

La Nazione: Galà di beneficenza per Un Gancio al Parkinson

“Galà di beneficenza al bagno Costanza promosso da Silvia Bufalini: l’esperta d’arte fiorentina ha invitato 400 ospiti per raccogliere fondi da destinare alla ricerca sul Parkinson. Tanti personaggi.

Cocktail a bordo piscina condito dalle note del re del pianobar Stefano Busà. Poi cena sulla sabbia con un suggestivo allestimento tutto floreale.

Al bagno Costanza si è consumato “Breathless party”, un evento mondano di beneficenza: 400 invitati da Silvia Asso Bufalini, gallerista e libraia fiorentina, che ha coinvolto amici e personaggi noti per raccogliere fondi da destinare all’associazione “Un gancio al Parkinson” (rappresentata dal dottor Maurizio Bertoni) mirato al potenziamento di una terapia all’avanguardia proveniente dagli Usa.”

Sono stati raccolti più di 12.000 euro che serviranno per finanziare due studi internazionali:

  1. il primo usando una strumentazione per attivare capacità visiomotorie e di memoria dei pazienti
  2. il secondo con l’utilizzo di uno speciale software per uso di strumentazioni di realtà virtuale specifico per il Parkinson.

Entrambi gli studi saranno i primi in assoluto nello studio del Parkinson

Qui l’articolo originale

QN: “Morbo di Parkinson – dalla boxe uno stimolo extra al paziente”

QN: "Morbo di Parkinson - dalla boxe uno stimolo extra al paziente" - Un Gancio al Parkinson

Alla Palestra della Salute di UPMC Institute for Health di Chianciano Terme, è stato avviato il programma di Boxe & Parkinson in partnership con l’associazione no-profit ‘Un gancio al Parkinson’.

Il nuovo programma si inserisce nella visione avanguardistica della Palestra della Salute che rappresenta il cuore dei programmi di prevenzione e riabilitazione sviluppati dal team clinico di UPMC, dove l’esercizio fisico ed una sana alimentazione si uniscono al benessere emotivo in un approccio olistico alla salute del paziente.

 

Leggi l’articolo originale: https://www.quotidiano.net/magazine/morbo-di-parkinson-dalla-boxe-uno-stimolo-extra-al-paziente-1.7775370

 

La Nazione: “Parkinson, nuova terapia. La svolta da un computer”

L’idea di due imprenditori fiorentini che potrebbe aiutare tanti pazienti: una sperimentazione che unisce la boxe e test visivi di ultima generazione

La nuova frontiera nella cura del morbo di Parkinson potrebbe essere Sensory station, una nuovissima batteria computerizzata di test e allenamenti che permette di migliorare le capacità visuo-motorie e cognitive.

Si è svolta ieri a Firenze, nel laboratorio Training Lab, la presentazione di una tecnologia innovativa, utilizzata finora solo negli Stati Uniti nell’ambito dello sport professionistico, per testare le capacità degli atleti di football, basket e baseball.

Nell’ambito della sperimentazione per la terapia del Parkinson, Senaptec, questo il nome del computer, si inserisce in un duplice percorso che vede da un lato la disciplina della boxe, un’attività fisica dinamica molto adatta a chi soffre di questa malattia, e dall’altro lo svolgimento di test visivi, motori e cognitivi con l’utilizzo della nuova tecnologia made in USA esportata a Firenze.

A ideare e promuovere la ricerca è stata l’associazione no profit “Un gancio al Parkinson”, che si propone di migliorare la qualità della vita dei pazienti che stanno lottando contro questa malattia, spesso poco conosciuta.

L’utilizzo della tecnologia Senaptec applicata al pugilato nasce infatti dall’intuizione dei fondatori Maurizio Bertoni e Paolo Pescini, che durante un viaggio negli Stati Uniti hanno potuto toccare con mano l’efficacia di questo metodo di cura.

Fondamentale anche il sostegno del Rotary Club Firenze, che ha donato l’attrezzatura necessaria.

“Questa sperimentazione – spiega il direttore di Training Lab Maurizio Bertoni – è un avvenimento particolare perché si tratta dell’unica macchina simile in Italia utilizzata nella ricerca sul Parkinson”.

Nello specifico i ventuno pazienti coinvolti, dopo gli allenamenti di pugilato, svolgono tre dei dieci test contenuti nel database della Sensory station, atti a misurare i progressi fatti.

“Al termine della prima fase – commenta il presidente dell’associazione Paolo Pescini – abbiamo riscontrato uno scenario in parte sorprendente: i risultati dei test registrati sono stati migliori di quelli iniziali, in particolare nella coordinazione occhio-mano e nei tempi di reazione”.

Jacopo Carocci, allenatore di boxe laureato in scienze motorie e sportive, spiega invece il funzionamento della macchina: “E’ uno strumento estremamente specifico, che mostra i dati ottenuti tramite grafici basati sulla media dei risultati di una determinata fascia di persone, da quelle meno allenate fino agli sportivi professionisti”.

In merito a come, invece, i pazienti affetti da Parkinson che partecipano alla sperimentazione reagiscono all’utilizzo delle nuove tecnologie, l’allenatore dice: “L’atteggiamento e la reazione dei partecipanti dipendono molto dalla natura e dallo stato d’animo del singolo, da come ognuno di loro affronta le sfide. C’è chi si sente motivato da questa novità e chi, invece, davanti ad un possibile fallimento, si scoraggia”.

Alessia Raffaelli

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La Gazzetta dello Sport parla del Gancio

La Gazzetta dello Sport parla di Un Gancio al Parkinson

Ringraziamo La Gazzetta dello Sport e Sabrina Commis per l’articolo sulla nostra Associazione.

“Un allenamento speciale: così si prende a pugni il Parkinson.

L’iniziativa parte da Firenze con l’associazione “Un gancio al Parkinson”. Un singolare programma di allenamento con i guantoni ha già mostrato i primi risultati. E ora il metodo punta a crescere nel resto d’Italia.

Potrebbe sembrare un controsenso che pazienti affetti dal Parkinson contrastino la malattia allenandosi al sacco muniti di guantoni.

I pugili sono quelli più esposti alla malattia: Muhammad Ali sembra abbia ricevuto più di 250 mila colpi in testa che hanno causato il Parkinson.

Eppure la prima volta che ho visto persone affette da questa malattia ‘usare i pugni’ con un programma specifico è stato nella storica e bellissima palestra di Brooklyn, la più antica degli Stati Uniti dove si sono allenati pugili del calibro appunto di Muhammad Ali, Mike Tyson – racconta Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione ‘Un Gancio al Parkinson’, direttore sanitario della palestra Training Lab di Firenze dove si svolgono le lezioni.

Di ritorno dagli Usa, Bertoni insieme a un gruppo di ricercatori e in collaborazione con delle Università americane, ha dato vita in Italia al progetto e messo a punto due studi che dimostrano gli effetti positivi dell’allenamento di boxe per i parkinsoniani.”

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Il Gancio su “Diva e Donna”!

Ringraziamo Diva e Donna per la citazione!

“Un gancio ai sintomi con la boxe! Gli allenamenti del pugilato? Possono essere utili per contrastare i sintomi del Parkinson.
È la strategia innovativa dell’associazione “Un Gancio al Parkinson” che opera all’interno del Training Lab di Firenze, primo centro medico dove si pratica la boxe, senza il contatto fisico, ma attraverso esercizi di riscaldamento, colpi al sacco, salti con la corda.

*La boxe, oltre ad essere uno degli sport più antichi al mondo, è anche uno dei più completi perché sviluppa coordinazione, equilibrio, riflessi, ed elasticità dei muscoli.
Allenare queste qualità, che si perdono con le patologie neuro-degenerative, migliora la qualità di vita dei pazienti, anche in fase avanzata della malattia» spiega il dottor Maurizio Bertoni, presidente dell’Associazione.

*Attualmente il centro segue gratuitamente 25 pazienti tra i 50 e i 75 anni. A breve verrà pubblicato un primo studio scientifico che analizzerà i benefici dati da questa disciplina.
Ma i risultati sono già visibili su vari parametri: equilibrio, stabilità, coordinazione, reattività occhio-mano e miglioramento dell’umore.”

Estratto da “Diva e Donna”