11/11/2020 – Intervista di Radio Toscana al dr. Bertoni

Mercoledì scorso gli amici di Radio Toscana hanno pubblicato il nostro comunicato stampa relativo alla presentazione del progetto in collaborazione coi calcianti del Calcio Storico Fiorentino. Con l’occasione hanno anche intervistato il nostro dr. Maurizio Bertoni sulle attività dell’associazione “Un Gancio Al Parkinson” e sulle metodiche che applichiamo coi nostri pazienti. Grazie a Radio Toscana per averci dato voce ancora una volta.

 

 

 

Link all’articolo originale su Radio Toscana

10/11/2020 – Presentazione al Palagio di Parte Guelfa

Abbiamo presentato ieri al Palagio di Parte Guelfa la nuova collaborazione tra l’associazione Un Gancio Al Parkinson e il Calcio Storico Fiorentino.

Come già annunciato, quattro pugili professionisti (David Cappelletti per i Bianchi, David Recati per i Verdi, Marco Casamassima per i Rossi e Marcello Trotta per gli Azzurri) alleneranno i 39 pazienti attualmente seguiti al Training Lab di Firenze.

Siamo orgogliosi di questa iniziativa che rilancia la solidarietà in un momento storico tanto difficile e siamo fiduciosi che i risultati continueranno ad arrivare: è ormai indubbio, infatti, che la boxe senza contatto sia utile per rallentare il decorso del Parkinson.

Nelle foto in alto: Sara Funaro (assessore al welfare), Stefano Di Puccio (consigliere comunale), Maurizio Matta (presidente degli Azzurri), Paolo Pescini e Maurizio Bertoni (rispettivamente vicepresidente e presidente dell’associazione).

Corriere Fiorentino 10/11/2020 - Un Gancio Al Parkinson La Nazione 10/11/2020 - Un Gancio Al Parkinson

I CALCIANTI DEL CALCIO STORICO ALLENANO I MALATI DI PARKINSON

Firenze, Novembre 2020 – Il calcio storico fiorentino in aiuto dei malati di Parkinson. Per tutto il mese di novembre i calcianti appartenenti alle squadre dei quattro colori della città, alleneranno i pazienti dell’associazione “Un Gancio Al Parkinson”, la prima in Italia a praticare la boxe senza contatto per rallentare il decorso della malattia. L’iniziativa nasce dalla volontà di mettere insieme due realtà accomunate dalla stessa passione: quella dei calcianti verso i propri colori e le loro tradizioni e quella dei malati affetti da Parkinson, che lottano contro la malattia con grande determinazione e spirito di sacrificio.

A dirigere gli allenamenti al Training Lab di Firenze, il centro medico dove i pazienti dell’Associazione praticano gratuitamente l’attività, saranno quattro pugili professionisti appartenenti ai quattro colori: David Cappelletti per i Bianchi, David Recati per i Verdi, Marco Casamassima per i Rossi e Marcello Trotta per gli Azzurri. Ognuno di loro dedicherà un giorno alla settimana all’allenamento, a partire da mercoledì 4 novembre (ore 18, con David Cappelletti dei Bianchi). Le altre lezioni saranno venerdì 13 novembre (ore 18, con Marcello Trotta degli Azzurri); lunedì 16 novembre (ore 13, con Marco Casamassima dei Rossi) e lunedì 23 alle 12 (con David Recati dei Verdi).

“Abbiamo scelto di far partire questa iniziativa a Novembre perché in questo mese, ovvero sabato 28, si tiene la giornata nazionale del Parkinson – spiega il dott. Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione ‘Un Gancio Al Parkinson’. – Purtroppo quest’anno le norme anti Covid-19 non ci consentono di organizzare eventi di ampio respiro, ma abbiamo comunque voluto dare un segnale, mettendo insieme due realtà cittadine accomunate da valori importanti come lo spirito di squadra e di comunità e la determinazione nel raggiungere un obiettivo preciso”.

L’associazione “Un Gancio Al Parkinson” segue gratuitamente, due volte a settimana, 39 pazienti (26 uomini e 13 donne) di età compresa tra i 50 e gli 85 anni. Ognuno di loro pratica la boxe senza contatto, perché lo scopo non è colpire l’avversario, ma favorire la mobilità. Gesti fluidi, puliti, pugni al sacco, schivate, comandi secchi e cadenzati sono quindi gli strumenti giusti per coordinare gli arti, migliorare la postura, la capacità di deambulazione e anche i riflessi. Qualità che si allenano molto bene attraverso il pugilato. Da questa esperienza deriverà anche una pubblicazione scientifica, che analizzerà i benefici dati dalla boxe ai fini del rallentamento dei sintomi del Parkinson. I primi effetti positivi sono comunque già ben visibili.

Secondo l’Associazione, infatti, dopo i primi 3 mesi di allenamento i pazienti mostrano un buon miglioramento dell’equilibrio, della postura e della coordinazione, riuscendo a muoversi e camminare in modo migliore e a mantenere questi progressi nel medio-lungo periodo. Si registra poi un netto miglioramento dell’umore. Oggi chiunque soffra di questa malattia può rivolgersi gratuitamente all’Associazione “Un Gancio Al Parkinson” ed allenarsi al Centro Training Lab, seguito da istruttori di boxe, appositamente formati.

21 settembre 2020: ripartiamo!

Il Morbo di Parkinson si manifesta quando un certo tipo di cellule del cervello smette di produrre una particolare sostanza: la Dopamina.

Studio Internazionale sui vantaggi dell’allenamento di Boxe per pazienti affetti da Morbo di Parkinson

 

A fine settembre partirà uno studio per valutare e analizzare i vantaggi dell’allenamento di boxe su pazienti affetti da Morbo di Parkinson.

Si tratterà di uno studio su 39 pazienti (27 uomini e 12 donne) che verranno trattati con allenamenti di due sedute settimanali per un periodo di 6 mesi. Una serie di test verrà effettuata all’inizio del trattamento e ripetuta al termine per valutare gli eventuali miglioramenti.

Lo studio, che verrà pubblicato su una rivista internazionale, è condotto con la collaborazione fra l’Università di Firenze, l’Università di Pittsburgh, l’Università dell’Ohio e il Training Lab Firenze.

E’ stato reso possibile grazie al contributo dato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze all’Associazione Un Gancio al Parkinson il cui scopo è quello di fare ricerca clinica su questa metodica.

Si tratterà del primo studio del genere in Italia e del più ampio studio al mondo, sia per numero di soggetti sia per durata del trattamento. L’unico studio attualmente presente in letteratura, infatti, ha analizzato sei soggetti per un periodo di tre mesi.

La compartecipazione di due Università americane di altro prestigio conferisce un valore particolare allo studio.

La Toscana potrebbe essere la prima regione in Italia a formalizzare delle linee guida per questa metodica che ha già dato ottimi risultati. In uno studio con 15 pazienti (valutati con test eseguiti ad inizio e fine trattamento) trattati per tre mesi si sono infatti visti miglioramenti nel 100% dei casi.

L’Associazione Un Gancio Al Parkinson, che viene ospitata presso il Centro Training Lab Firenze, vuole continuare con i suoi obiettivi: proseguire con la ricerca clinica, offrire sempre in modo gratuito le cure ai pazienti e creare borse di studio per giovani medici interessati alle patologie neuro-degenerative che sono ampiamente diffuse.

 

Punti essenziali del progetto:

  • Primo studio del genere in Italia
  • Il più ampio studio per numero di pazienti e durata del trattamento in letteratura.
  • Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio
  • Studio internazionale: Università di Firenze, di Pittsburgh, dell’Ohio

Corriere Fiorentino – “Boxe per alleviare i danni del Parkinson, aumentano i pazienti coinvolti”

Corriere Fiorentino – 29 gennaio 2020

Se è vero che un dritto incassato sul ring può mandarti al tappeto, oggi è altrettanto riconosciuto che lenti movimenti di boxe simulata contribuiscono a limitare i danni di una terribile malattia neurodegenerativa.

Il progetto «Un gancio al Parkinson», nato a Firenze nel 2018 per iniziativa dell’ortopedico Maurizio Bertoni, si pone sempre più come un’esclusiva eccellenza italiana.

Dai 6 pazienti iniziali che hanno cominciato a frequentare i corsi del Training Lab in via Scipione Ammirato, si è passati agli attuali 25 (17 uomini, 8 donne, tra i 60 e i 78 anni).

«Praticare allenamenti di boxe senza contatto sviluppa coordinazione, equilibrio, riflessi ed elasticità muscolare, oltre a portare grandi vantaggi psicologici — spiega Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione — l’idea è quella di fare anche molta ricerca, e presto arriveranno i risultati di un nostro studio che offrirà un contributo scientifico di portata internazionale».

Due gli istruttori che seguono gratuitamente i pazienti in palestra, il progetto ha come testimonial anche il pugile Fabio Turchi.

«Mai avrei immaginato che la boxe fosse così importante per questa malattia che in Toscana colpisce 2.000 persone», aggiunge l’assessore regionale Stefania Saccardi.

(m.mas.)

Un campione di boxe al Training Lab Firenze

Il campione dei Pesi Massimi Leggeri, Fabio Turchi è venuto a salutare i pazienti che stanno facendo boxe nel progetto per il Parkinson.

Turchi si sta preparando per l’incontro per il titolo europeo: una bella soddisfazione per Firenze che potrebbe avere un campione internazionale.

La visita è stata per i nostri pazienti uno stimolo importante a proseguire con la Nobile Arte e a continuare a dire IO COMBATTO!

Miglioramento dopo 3 mesi di boxe per il Parkinson: i test lo confermano

Un Gancio al Parkinson è stato fondato nel 2018 con lo scopo di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da tale patologia.

Dopo un periodo di tre mesi di esercizi di boxe, i pazienti hanno mostrato un miglioramento in tre test eseguiti all’inizio del trattamento e confrontati con quelli eseguiti al termine del periodo.

I test erano:

  • L’Up and Go test (TUG Test)
  • Test di equilibrio su Pedana Kistler
  • Test di Reaction Time con strumentazione Senaptec

Si tratta di un numero limitato di pazienti, tuttavia i dati sono molto incoraggianti.

E’ programmato uno studio con un maggior numero di pazienti e un periodo di test più lungo.

La strada sembra quella giusta, la ricerca continua.